Modello 3d degli animali più grandi del mondo

CREAZIONE DEL MODELLO

Un nostro studente, Simone Lo Savio, iscritto al terzo anno del corso di laurea in Scienze Ambientali e Naturali dell'Università degli studi di Catania, attualmente tirocinante al museo, ha realizzato, grazie alle sue non comuni capacità, il progetto di creazione di un modello che rappresenta, in scala, gli animali più grandi del mondo.  Di seguito il suo personale racconto del progetto dall'ideazione alla realizzazione.

Attualmente il modello è  esposto dentro l'ultimo armadio del primo piano del museo ma si sta pensando di riposizionarlo per renderlo più visibile.

Perché ho realizzato questo modello

“Quanto è grande un elefante africano adulto?”

“Qual è la taglia massima per un coccodrillo?”

“Davvero le balene sono così gigantesche?”

“Esistono uccelli più grandi di un uomo?”

“È vero che gli tutti anfibi sono piccoli?”

“Qual è l’animale più grande del mondo?

Ne sono mai esistiti di più grandi?”

Questi sono solo alcuni esempi delle moltissime domande che mi sono state poste dai visitatori del Museo, sia bambini che adulti, sulle dimensioni degli animali del Regno Animale. Inutile negarlo, tutti siamo affascinati dalle dimensioni di alcuni animali (pensate ai dinosauri; sarebbero forse così affascinanti per noi se non fossero stati mastodontici!?). Ma come rispondere a tutti questi interrogativi? Si può provare a parole, magari si può fare riferimento ad oggetti noti (un palazzo, un autobus, ecc.), oppure si possono semplicemente fornire i meri dati numerici su lunghezza, larghezza e altezza. Tale approccio non sembra essere la soluzione migliore, questo tipo di informazioni è più facile da comprendere e ricordare se si ha davanti un supporto visivo. Dunque, realizzare un poster pareva essere un’opzione migliore (sarebbe stata senz’altro la più facile e, soprattutto, rapida, lo ammetto!), ma c’era un altro aspetto da considerare: la stragrande maggioranza dei bambini è attratta molto di più da un giocattolo che da un disegno! Anche per un adulto, in realtà, un oggetto in tre dimensioni fornisce di certo più informazioni rispetto ad una rappresentazione bidimensionale. Per questo motivo, ci è parso chiaro che le risposte più chiare, immediate ed esaustive a tutte queste domande potessero provenire da una sola fonte: un modello in scala!

La progettazione

Durante la prima metà dello scorso luglio 2022, mi sono consultato con il prof. Fabio Viglianisi (responsabile della divulgazione del Museo) per decidere quali animali dovessero essere presenti nel modello e, di conseguenza, quale scala di riduzione seguire. L’idea iniziale era di includere più specie di quelle che alla fine sono state inserite, tra queste figuravano anche alcune presenti al Museo (l’orso polare, la tigre, l’alce e il condor andino), nonché altre specie dalle dimensioni ragguardevoli per un determinato aspetto (la giraffa per il suo record di altezza, l’albatro urlatore per quello di apertura alare, il pitone reticolato per la sua lunghezza, etc.). Tuttavia, se avessimo rappresentato così tante specie, il modello sarebbe probabilmente apparso sovraccarico e, inoltre, sarebbe stato poco chiaro per il visitatore per quale dimensione  avessimo inserito nel modello i vari animali (per altezza, lunghezza, massa corporea, eventuale apertura alare, ecc.). Abbiamo, così, stabilito di includere nel progetto solo le specie, con la maggiore massa corporea, per ognuna delle cinque tradizionali Classi di Vertebrati (Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi), aggiungendo una miniatura umana per facilitare la comprensione delle proporzioni. Per le prime quattro Classi è rappresentata una sola specie, mentre per i mammiferi ne sono state inserite tre (umano escluso), ritenendo necessario includere sia  gli animali terrestri (elefante africano di savana) sia quelli marini (balenottera azzurra). Il capodoglio, invece, non avrebbe dovuto essere incluso, se ci fossimo attenuti strettamente al criterio esposto  in precedenza,  tuttavia, abbiamo scelto di inserire tale specie poiché a questa appartiene il cranio più grande esposto al museo (l'esemplare presente al museo è un giovane mentre nel modello è stato rappresentato un esemplare adulto). L'idea è quella di utilizzarlo come esempio reale immediatamente visibile al visitatore per paragonare le dimensioni delle altre specie rappresentate nel modello ma non presenti nell'esposizione.

Avere una chiara idea di quali specie riprodurre era fondamentale anche per un altro aspetto del progetto: stabilire l'esatta scala di riduzione da seguire. Infatti, la presenza della balenottera azzurra (la specie più grande inclusa nel modello), che raggiunge i 33 metri di lunghezza non consentiva di realizzare un modello in scala 1:10. Mentre  la specie più piccola inclusa nel modello, ovvero la salamandra gigante cinese  lunga, solo, 1,5 metri ci impediva di utilizzare una scala di 1:100 (la sua miniatura sarebbe stato impossibile da realizzare per via delle dimensioni ridottissime). Pertanto, abbiamo optato per un modello in scala 1:50 (con cui si ottiene una balenottera di circa 66 cm e una salamandra di circa 3 cm). Dopo aver preso queste decisioni preliminari, è stato necessario realizzare un progetto, per avere un’idea di come sarebbe apparso il modello una volta ultimato. In primo luogo ho raccolto un’adeguata immagine per ogni animale e le ho poi inserite tutte in un unico foglio Paint; la loro disposizione rispecchiava le posizioni delle future miniature (guardando il modello frontalmente).

Basandomi su questa immagine complessiva, ho poi riprodotto su carta gli animali, realizzando anche il disegno in scala 1:50 (in modo da poterlo usare come riferimento durante la costruzione delle miniature). Nel progetto cartaceo, ho affiancato al disegno di ogni specie le informazioni che avrei poi riportato nell’etichetta del diorama (fatta eccezione per dieta e longevità, alla fine non inserite).

La realizzazione

Ecco a voi una foto del modello “GLI ANIMALI PIÙ GRANDI DEL MONDO”, appena ultimato. Quest’immagine è stata inserita nell’articolo a conferma della nostra tesi iniziale, secondo cui la tridimensionalità sarebbe da preferire alla bidimensionalità; infatti, assicuro personalmente il lettore che il modello rende decisamente di più se osservato dal vivo (in caso contrario, si perde lo scopo stesso per cui esso è stato realizzato) e lo invito a non perdersi questa esperienza, tornando al nostro Museo per far visita a questo nuovo arrivo!

Prima di concludere, una piccola precisazione: le miniature della balenottera azzurra, dell’elefante africano di savana e del coccodrillo marino rappresentano gli esemplari dalle dimensioni massime mai registrate, mentre quelli della salamandra gigante cinese, dello squalo balena, dello struzzo e del capodoglio sono realizzati basandosi sulle dimensioni medie della specie (o di uno solo dei due sessi).

Dopo quasi quattro mesi di lavoro, oggi 7 novembre 2022, il nuovo modello è finalmente ultimato! I visitatori potranno trovarlo in esposizione al piano superiore del Museo da giovedì 10 novembre. Ci auguriamo che contribuisca a rispondere a tutti gli interrogativi posti da bambini, ragazzi ed adulti, e che, magari, ne faccia scaturire di nuovi. Dopotutto è così che funziona nel mondo della Scienza: l’unica risposta che abbia un valore è quella dai cui nascono nuove domande!

Simone Lo Savio